Viviamo immersi in un universo di energie ma non sempre ne siamo consapevoli. REIKI è la fusione di queste forme vitali con le energie del nostro corpo


La nostra paura più profonda non è di essere inadeguati.

La nostra paura più profonda è di essere potenti oltre ogni limite.

E' la nostra luce, non la nostra ombra, a spaventarci di più.

Ci domandiamo: "Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso?"

In realtà, chi sei tu per NON esserlo? Siamo figli di Dio.

Il nostro giocare in piccolo non serve al mondo.

Non c'è nulla di illuminato nello sminuire se stessi cosicché gli altri non si sentano insicuri intorno a noi.

Siamo tutti nati per risplendere, come fanno i bambini.

Siamo nati per rendere manifesta la gloria di Dio che è dentro di noi.

Non solo in alcuni di noi: è in ognuno di noi.

E quando permettiamo alla nostra luce di risplendere, inconsapevolmente diamo agli altri la possibilità di fare lo stesso.

Quando ci liberiamo dalle nostre paure, la nostra presenza automaticamente libera gli altri."

Nelson Mandela

giovedì 2 ottobre 2008

MEDITARE CON I CHAKRA di Emanuela Cella Ferrari

AUTOGUARIGIONE CON I CHAKRA Volendo parlare di autoguarigione con l'uso dei Chakra, parliamo anche di trasformazione della coscienza.
Per trasformazione della coscienza si intende quel processo di auto–rinnovamento e di auto–trascendenza per il quale un organismo vivente entra in risonanza con le forze elementali delle quali è emanazione.
Questo processo in chiave energetica significa armonizzazione con le vibrazioni che lo circondano e liberazione dei blocchi o interruzioni del flusso; in chiave medica, guarigione dai sintomi e ristabilimento dei processi fisiologici.

In chiave psicologica significa liberazione dai conflitti rimossi e cambiamento delle proprie dinamiche di comportamento; in chiave evolutiva significa sviluppo delle potenzialità e ,quindi, auto–realizzazione. In chiave mistica significa raggiungere il contatto con la divinità o comunque il raggiungimento di una nuova dimensione spirituale.

PREPARAZIONE DELL' AMBIENTE.
Vediamo, ora, come sia possibile favorire tale processo di autoguarigione, o almeno non impedirlo, creando le condizioni giuste perché ciò avvenga.
Come primo punto essenziale è necessario che l'ambiente che ci circonda sia purificato dalle vibrazioni disarmoniche.
Cosa intendiamo per vibrazioni disarmoniche? Quando camminiamo sulla sabbia lasciamo impronte visibili, quando ci muoviamo in un ambiente, allo stesso modo, le nostre azioni lasciano il segno.
A tutti noi è sicuramente capitato di provare disagio di fronte a persone particolarmente malvagie e miserabili, così come tutti noi possediamo un certo senso estetico che ci fa godere di forme da noi vissute come armoniche, e ritrarre davanti a ciò che noi viviamo come "brutto".
Quindi l'esperienza estetica è da attribuirsi alla persistenza di forme d'onda nel tempo e al loro movimento nello spazio. Se un oggetto emana vibrazioni, queste lasciano per forza di cose un segno nello spazio e nel tempo. Questo ci porta, quindi, ad ipotizzare che un evento successo in un luogo in un certo tempo possa, come i passi sulla sabbia, lasciare delle tracce in quel luogo in tempi successivi.
Preparare l'ambiente significa, quindi, purificarlo dalle eventuali tracce lasciate da eventi successi in tempi precedenti. Così come le orme sulla sabbia vengono cancellate dal vento o dall'onda, o comunque da gesti dell'uomo che creano movimento, nello stesso modo le tracce disarmoniche possono venire eliminate dal movimento dell'acqua, del fuoco, dell'aria, o dalle emanazioni di vibrazioni armoniche, quali musiche, suoni, profumi, immagini ed oggetti sacri. Volendo purificare l'ambiente in cui operiamo, procediamo in questo modo.
1– Aprite bene porte e finestre dopo la vostra attività, per lasciar scorrere l'aria nella stanza.
2– Purificarla accendendo dei rametti di incenso oppure con erbe essiccate quali rosmarino, salvia o altre. Fare questa operazione partendo dal centro verso tutti gli angoli della stanza.
3– lasciare una bacinella con acqua e sale in un angolo della stanza.
4– accendere una candela mentre si opera.
5– Ascoltare musica rilassante che ci faccia sentire a nostro agio.

SUONO E RESPIRO NEI CHAKRA.
Il respiro è l'essenza della vita. Porta l'ossigeno nel nostro corpo per nutrirne le cellule, portar fuori l'anidride carbonica e le tossine prodotte dai processi metabolici. Porta l'energia positiva al nostro organismo, ci libera dalle emozioni negative. Imparando a conoscerlo, a controllarlo, a modificarne la frequenza e l'intensità, faremo una cosa positiva per noi stessi, cambiando il nostro stesso stato di coscienza. Le antiche tradizioni e le pratiche orientali danno una grande importanza al respiro ed alla capacità di modificarlo; per esempio nello yoga, una pratica molto diffusa. Tutte le tecniche di respirazione sono atte ad attivare i Chakra. Vediamone alcune.
1- Sdraiato su un tappeto, braccia lungo i fianchi, gambe leggermente divaricate, occhi chiusi. Presta osservazione al tuo respiro; ascolti il tuo respiro entrare ed uscire. Assisti al ventre che si solleva e si abbassa in inspirazione ed espirazione.
2- Il tuo respiro diventa sempre più lento e profondo. Dopo aver inspirato, espiri e lasci che l'aria lentamente esca completamente dai tuoi polmoni; lasci che l'espirazione sia molto prolungata. Ora, ferma il tuo respiro per qualche istante, fino a quando senti l'impulso ad inspirare.
3– Il tuo respiro è ampio e profondo; provi una sensazione di sollievo e benessere totale. A questo punto lasci che la tua espirazione diventi un suono che si fa sempre più intenso e prolungato fino a diventare un OM che nasce dal tuo essere e si espande, per poi ritornare ad abbassarsi, e tu, ora, rimani nel silenzio.
4– Ora modifica il tuo modo di respirare. Inspira e poi espira subito, senza pausa. Nello stesso momento della espirazione passa direttamente all'inspirazione, senza pausa. Il movimento è fluido, incessante. Lasci scorrere ogni sensazione, ogni emozione; osserva te stesso senza intervenire, solo ascoltando l'andare e venire del respiro.
5– Impara a respirare a narici alterne. Chiudi la narice destra con la mano ed inspiri con la narice sinistra. Ora chiudi la narice sinistra, ed espira profondamente con la narice destra. Ora cambia inspirando con la narice destra ed espirando con la narice sinistra. Ormai abbiamo compreso come respirare in modo giusto e regolare. Proviamo, ora, sempre restando supini, a portare l'attenzione al primo Chakra.
Dirigiamo il nostro respiro in quella zona del nostro corpo e rimaniamo immobili ad osservare. In questo momento avviene la fase del contatto; rimani immobile, sempre lasciando il respiro in quella direzione. Sentirai una sensazione di calore, una pulsazione, un movimento energetico. Il primo Chakra si sta attivando.
Senti un forte flusso di energia che ti pervade; lascia che questa energia si diriga dove essa è necessaria. Rimani immobile ad assistere alle trasformazione che avviene in te stesso.
Ripeti, ora, questo esercizio per ogni Chakra. Il flusso di energia proveniente dal primo Chakra attivato si trasforma e diventa un suono. Il suono si trasforma, portando con sé il flusso di energia positiva e questa nuova e potente energia, partendo dal primo Chakra, poco per volta, sale lungo la colonna vertebrale e pervade il tuo corpo. Rimani immobile, calmo e tranquillo, ascoltando cosa si è modificato nel tuo essere.

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